Eremo di Santa Caterina del Sasso

L’eremo di Santa Caterina del Sasso è un monastero sorto a strapiombo sulla sponda orientale del Lago Maggiore, nel comune di Leggiuno (VA).

La costruzione del complesso secondo la tradizione risale al 1170, quando un tal Alberto Besozzi di Arolo, mercante e usuraio del tempo, scampando a un naufragio durante una traversata del lago, avrebbe fatto voto a Santa Caterina d’Alessandria di ritirarsi per il resto della sua vita in preghiera e solitudine in una grotta in quel tratto di costa. 

Lì avrebbe costruito una cappella alla Santa, ancor oggi individuabile sul fondo della chiesa.

La facciata della chiesa si presenta oggi con un porticato rinascimentale con quattro archi a tutto sesto e tre colonne in pietra di Angera, realizzato in periodo rinascimentale. L’edificio attuale ha una struttura davvero singolare, frutto della fusione di tre cappelle, che erano originariamente distinte e che sono sorte in epoche differenti. Numerosi sono i cicli pittorici presenti all’esterno e internamente alla chiesa, che coprono un periodo che va dal XIV° al XIX° secolo.

Di particolare interesse anche il sacello, che costituisce il nucleo più antico del complesso e nel quale nel 1535 furono portate le reliquie del beato Alberto Besozzi, il corpo visibile all’interno della teca è in realtà una statua in legno raffigurante lo scheletro del beato, i reali resti sono conservati in un’urna celata all’interno del cuscino.